A Pietro, per il suo compleanno

Dovevo aver scritto qualcosa su un quaderno che non trovo più, quindi non so da dove cominciare.
Io non ti ho mai regalato altro che: fogli, colori, pennelli e componenti per modellini in scala.
Gli ultimi fogli sono stati utilizzati solo in parte. E credo che nel tuo studio ci siano almeno una decina di barattoli Polycolor 3D destinati a seccare.
C’è anche un viaggio, di quelli contenuti in una scatola, una delle tante che non aprirai.
Non mi dispiaccio: non c’è un “non vissuto” nella tua vita che valga la pena di una lacrima, eh no, figurati: a cosa serve un weekend, te che per essere felice ti è sempre bastata mezz’ora, ma buona.
C’è solo una cosa che mi turba, e mi turbava già mesi fa, prima che le cose si mettessero a correre su una discesa che chissà dove porta: mi avevi chiesto altra musica. E io mica potevo dirti, guarda Bellino, la musica è qui, so qual è, ma ho una fottuta paura che tu t’accorga di non sentirci più tanto bene. Facciamo che te le canto io, le canzoni, che modulo la voce a seconda di come ti/ci senti stamattina.Facciamo così.

E allora facciamolo, che importa il resto. Che tanto lo sai come la penso, sull’amore o solo sui pensieri (“se io ti voglio bene, tu che c’entri?”). Facciamo che stacco una ad una queste cartoline musicali e te le mando, e non mi importa che tu le riceva davvero. Facciamo che stamattina io metto su il caffé e canticchio una delle tante canzoni con cui mi hai fatto il lavaggio del cervello, le parole e le cose da cui un altro m’avrebbe forse protetto, e gioco ad essere te, perché quello che ho adesso è sempre stato il tuo posto. Facciamo che non ci penso. Facciamo che stiamo ancora io e te, venerdì mattina e nient’altro da fare, prima che sia ora di pranzo, che una partita a scala 40. Facciamo che la gente, lo sai, tiene alla vita più a che a tutto il resto, e non la mette mai a confronto con le risate, la felicità, gli abbracci, i baci, le strette di mano, i pizzicotti, i buongiorno, i buonanotte, come fossero cose diverse, come se contassero solo i tempi.
Facciamo che tanti auguri, Pietro. Non me ne importa niente se ci sei o no, se è di cattivo gusto.
Facciamo che io il silenzio lo schifo. Facciamo che tieni, ti ho portato la musica.

Le Orme – Fine di un viaggio
Pierangelo Bertoli – Una Strada

Edoardo Bennato – Campi Flegrei
Francesco Guccini – Incontro
Francesco Guccini – Autogrill
Francesco Guccini – La locomotiva
Claudio Lolli-Borghesia
Francesco De Gregori – Renoir
Francesco De Gregori – La Casa Di Hilde
Lucio Dalla e Gianni Morandi – Vita
Lucio Battisti – Elena No
Lucio Battisti – La luce dell’est
Ivan Graziani – Il chitarrista
Ivan Graziani – Firenze
Fabrizio De André – Un Chimico

 

Commenti

  1. Tesoro la tua grandezza d’animo ed il tuo bellissimo cuore mi sorprendono ogni giorno di più. Il tuo papà sarà fiero di te.