Categoriasanta precaria

Bella forza, Felix

E niente, ieri tale Felix Baumgartner ad un certo punto ha fatto un zompo.
Di Felix Baumgartner, prima del zompo, nessuno sapeva un cazzo.
Domani mattina, tutti cominceremo a dimenticarci di nuovo di Felix Baumgartner, dopotutto il zompo avrà già compiuto due giorni di esistenza sempre che un zompo possa dirsi condizione vivente e dunque continua.
Dicesi zompo, un salto bello profondo, e la velocità di caduta e atterraggio danno lumi anche sull’obsolescenza dei link a lui dedicati su facebook.
Io che ci scrivo un post non tengo conto della perdita di valore di un bene causata dal progresso tecnologico.
Sempre che il zompo sia un bene.
Non lo so se lo è.
Domenica 14 ottobre 2012, infatti, noi non ci siamo collegati per guardare Felix in tenuta da astronauta tentare il suo zompo da quota 36.576 metri e stabilire così ben quattro nuovi record mondiali in un solo colpo.
Ci siamo collegati per vedere se schiattava o no.
Ditelo, su, ditelo.
Che poi: Felix non doveva raggiungere la luna, non l’abbiamo visto toccare nessun pianeta sconosciuto, il zompo non era verso l’altro ma verso il basso, e questo dovrebbe dirci un po’ di cose anche su di noi che guardiamo in alto per vedere qualcuno zompare, e cadere.
Ha visto belle cose, Felix, mentre cadeva.
Ha visto belle cose anche prima, suppongo.
Io mi sarei stata là sopra, tanto per dire.

Che poi, caro Felix, non lo so se questo è il tuo profilo twitter o se un fake molesto se ne è appropriato, però, io personalmente, ieri, ho fatto mezza giornata di lavoro ed era domenica, poi mi sono inventata un dolce con lo yogurt magro ai frutti rossi che avevo fame, poi mi sono lavata i capelli, poi ho preso una bustina di aulin e poi mi sono vista due puntate dei Sopranos. L’unico zompo che ho fatto è stato verso il letto, e secondo me, solo la Cedrata Tassoni avrebbe potuto sponsorizzarlo.

Vi devo dire una cosa

Allora. Da oggi il libretto mio verde è in vendita anche a Eboli. Direte voi: perché il libretto tuo verde non stava già in vendita a Eboli? No, farò io. Ah, furbi siete a Eboli, farete voi. Sì, dirò io. Ma adesso – continuerò -, adesso se andate alla cartolibreria nuova vicino alla rotatoria di San Giovanni lo trovate. Tutti dovete passare per la rotatoria di San Giovanni, quindi non avete scuse. Che più. Qua sta il podcast dell’intervista a Radio Articolo1, che va ascoltata tenendo presente questo disclaimer: dormivo. Da me fa freddissimo, giro con giubbotto + sciarpa + cappellino, io passai i test, passai i quiz, passai l’ammissione. Insomma, passai. Adesso sono una specialistica magistrale, sembra una brutta parola, invece no.

La Pfm diceva settembre, ma intendeva luglio e pure agosto

Domani mi intervistano su Radioarticolo1, la web radio della Cgil. Sentirmi è assai facile, basta cliccare qui tra le 11 e le 12. Adesso devo solo concentrarmi bene su cosa dire, volendo escludere le maleparole che vado indirizzando a destra e a manca da due settimane circa e anche i monologhi alla Julius Winnfield.

Dopodomani, tout court, sono invece qui, alla Libreria Ubik di via Benedetto Croce 28, Napoli. La Libreria Ubik è tipo casa-nido per la sottoscritta; stavolta sarà il rifugio per scampare alla folla della festa di San Gennaro. Mi ci porto per il Reading Tour degli Scrittori Precari, in città assieme alla Brigata Parthenope. Stanno bei nomi vari in mia compagnia ma non ve li dico per mantenere la suspence.