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18 euro, 34 cent.

E poi è successo che una sera avevamo appuntamento fuori dalla metro, e io avevo i capelli pieni di lacca che il mio parrucchiere è un parrucchiere popolare, di quelli che la lacca, beh, la lacca signore, il nostro biglietto da visita, altroché buco dell’ozono. Ma comunque: avevamo appuntamento fuori dalla metro, e sprigionavo lacca, e mi avevi già cercato 3 volte al cellulare, ma quando sono arrivata non vedendo nessuno ho pensato, bene, stavolta non ho fatto tardi, stavolta non dovrò dire, scusa, sai, la metro, il parrucchiere. Avevo già pronta la storiella della lacca, nel caso (mi avresti immaginata a tossire, con gli occhi chiusi, per la modica cifra di 9 euro, il martedì e il giovedì). La verità è che sapevo che c’era un’alta probabilità che fuori dalla metro non ci avrei trovato nessuno, e non perché fossi in anticipo, ma perché avevo fatto così tardi che solo un pazzo m’avrebbe aspettato. C’è da dire che la cosa non mi spaventava mica, io con te non mi sono mai spaventata più di tanto, ero e sono tranquilla, se non c’eri non c’eri, avrei provato a chiamare, ma senza l’ansia di quelle cose del ma che fai, lui se ne va e chiami tu, e se non ci fosse stata risposta, me ne sarei andata, ma senza il patema di quelle cose del non risponde e non mi ha aspettato, che succede? Non te l’ho mai detto, ma per me è questo amore o come si chiama lui, questa piccola cosa del potermi permettere di essere me senza dover fare, dire, temere, mica semplice.
Non mi è mai riuscito o nessuno me l’ha mai lasciato fare, e tu sei una specie di eroe, di santo, di alleato dello sbarco, fai tu. Il punto, vedi, è che tu c’eri, fuori dalla metro, solo che mi aspettavi all’altra uscita, e quando ci siamo visti  tu non mi hai detto niente sul ritardo e io non ti ho detto niente sul fatto che ci eravamo dati appuntamento davanti allo stadio e non davanti all’edicola. Ridevamo. Tu hai fatto una battuta sul fatto che i miei capelli profumavano di anni Ottanta, e io ho cantato Jon Bon Jovi, t
ake my hand and we’ll make it, I swear, poi siamo andati a fare la spesa. Il conto era di 18 euro e 34 centesimi.